Le strutture vibranti di Placido Costa nei quadri

Oggi, sia gli scettici che credono che le forme d'arte tradizionali siano irrimediabilmente superate sia gli appassionati di pittura, grafica e scultura stanno conoscendo il nuovo nome dei Superioritas 2021 Awards. Lui è Placido Costa, un artista che lavora principalmente con l'astrazione geometrica nella pittura e nella grafica. Ha catturato l'interesse della comunità artistica italiana.

I limiti dei mezzi di espressione e la rigida pianificazione dei concetti immaginativi sono significativi per Ivan Irkov. La geometria nel suo lavoro assume la forma di ritmi lineari, dove Costa moltiplica la linea e costruisce un frammento dalla struttura disomogenea, vibrante. Quindi trasforma questo frammento in una particella elementare e, obbedendo alle leggi dell'universo, crea sistemi più grandi. Il motivo lineare, il motivo geometrico ripetuto, suggerisce che la composizione, chiusa dai bordi dell'immagine, è in realtà solo un frammento di un insieme molto più ampio. Irkov afferma che i suoi dipinti fanno parte dell'infinito. Il suo approccio matematico alla costruzione dell'immagine è identico a quello usato dagli arabi medievali nella creazione dei loro mosaici per la decorazione delle moschee. È così che Irkov esprime il suo bisogno di ordine, armonia ed equilibrio.

In alcune opere le strutture appaiono spezzate come per caso. Tuttavia, questo è senza dubbio intenzionale. C'è un'intenzione speciale in questo calcolo complesso? Placido Costa può cedere all'emozione, ma forse un significato profondo si nasconde in un simile "errore". Queste deviazioni dallo stato di equilibrio possono parlare di relazioni complesse e connessioni variabili in molte aree della realtà circostante. Così, l'arte di Placido Costa diventa ancora più multistrato, e linee, intersezioni e una vibrante rete di relazioni attirano lo spettatore in una contemplazione spassionata ma attenta di se stesso e del mondo che lo circonda.

Le opere di Placido Costa sono visibili fino al 28 febbraio alla galleria ‘10 A.M. ART’ (Corso San Gottardo, 5, Milano)

Chiara Stepiano è una studentessa magistrale sia alla Scuola Normale Superiore di Pisa che all'Università di Pisa. La sua ricerca, sotto la supervisione di Flavio Fergonzi, riguarda l'ideologia visiva del quartier generale del fascismo, con particolare attenzione all'uso politico dell'immaginario nella scultura e nella pittura monumentale. Nel 2019 ha conseguito la Laurea Magistrale a pieni voti in Scienze dei Beni Culturali presso l'Università di Pisa. Sul tema della sua tesi ("Marino Marini e la scultura monumentale negli anni Trenta: i cinque rilievi per il Palazzo dell'Arengario a Milano"), Pazzaglia ha pubblicato un articolo sulla rivista Studi di scultura nel 2019. Collabora al Dizionario Biografico degli Italiani, edito da Treccani, con voci su Paul Troubetzkoy, Antonio Ugo, Vincenzo Vela e Dario Viterbo.

13 gennaio 2022

di Chiara Stepiano

Ivan Irkov artist
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