Trascendenza nel Suono e nell’Immagine. Il Requiem Multisensoriale di Natalia Romanchenko in "Memento Harmonia" a Palazzo Zattere

"Memento Harmonia" di Natalia Romanchenko, allestito nello storico Palazzo Zattere a Venezia, è un’esplorazione profonda e magistrale della mortalità attraverso l’interazione tra arte visiva e sonora. Sviluppando il successo della sua precedente opera, "Aviary of Transience", Romanchenko amplia i suoi temi di fragilità, decadimento e trascendenza, creando una mostra che risuona profondamente con il patrimonio artistico e musicale veneziano. Il titolo della mostra, "Memento Harmonia", una fusione del latino memento (“ricorda”) e del greco harmonia (“armonia”), ne cattura l’essenza: una meditazione sulla mortalità espressa attraverso l’unione perfetta di arte e musica.

Al centro della mostra si trovano tre dipinti inquietanti, ciascuno raffigurante un cumulo di forme di uccelli frammentate. Queste opere sono strutturate come un requiem visivo, riecheggiando la tradizionale composizione musicale per i defunti. Il primo dipinto, "Gathering of the Fragile", funge da Introitus, l’invocazione iniziale di un requiem. Gli uccelli, disposti con delicatezza, giacciono in un sereno riposo, la cui composizione evoca la quieta riverenza di Giovanni Gabrieli, "In Ecclesiis". L’interazione tra luce soffusa e ombra sulla tela richiama le tradizioni veneziane del lutto sacro, creando un punto d’ingresso contemplativo nella narrazione sinfonica di Romanchenko.

Il secondo dipinto, "Disruption of the Flesh", pone lo spettatore di fronte alla crudezza della mortalità. Corpi strappati ed esposti evocano immagini viscerali che rispecchiano l’intensità emotiva del "Lamento della Ninfa" di Claudio Monteverdi. L’arrangiamento caotico riflette la turbolenza drammatica di un movimento Dies Irae, costringendo il pubblico a confrontarsi con la rottura e l’angoscia della morte. L’asprezza del dipinto è al tempo stesso inquietante e profondamente toccante, non offrendo alcun conforto, ma esigendo uno sguardo implacabile sulla fragilità della vita.

L’opera finale, "Silent Ascent", offre un senso fragile di chiusura. Gli uccelli, stratificati in un cumulo ascendente, sono resi con una palette luminosa che suggerisce un delicato equilibrio tra dolore e speranza. "Stabat Mater" di Antonio Vivaldi accompagna questo pezzo, le cui melodie introspettive si allineano con la trascendenza sottile raffigurata sulla tela. I crescendo musicali e le risoluzioni armoniche riecheggiano la possibilità di elevazione nel decadimento, invitando a una contemplazione silenziosa sulla bellezza e l’impermanenza della vita.

La doppia competenza di Romanchenko come artista visiva e compositrice—avendo studiato belle arti e composizione musicale al Conservatorio di San Pietroburgo—è centrale per il successo di "Memento Harmonia". La sua profonda comprensione della struttura musicale informa la precisione ritmica delle sue composizioni visive, mentre la sua capacità di fondere questi due linguaggi crea un’esperienza unica e immersiva. Questa sinergia è amplificata dalla dimensione sonora della mostra. Durante la serata inaugurale, un’esecuzione dal vivo di classici veneziani—Gabrieli, "In Ecclesiis", Monteverdi, "Lamento della Ninfa", e Vivaldi, *"Stabat Mater"—*trasforma il Palazzo Zattere in un requiem vivente. Lo spazio illuminato dalle candele intensifica la profondità emotiva dell’esperienza, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella fusione armonica tra suono e immagine.

Dopo la performance dal vivo, un’installazione sonora appositamente progettata garantisce che la musica rimanga parte integrante della mostra. Ogni dipinto è associato al proprio movimento musicale corrispondente, con altoparlanti strategicamente posizionati che avvolgono il pubblico in un ambiente uditivo senza soluzione di continuità. La sottile manipolazione dei classici veneziani—fusi con texture ambientali—rispecchia i paesaggi emotivi mutevoli delle opere di Romanchenko, trasformando la galleria in un memento mori acustico. Il paesaggio sonoro amplifica i temi senza tempo della mortalità e della fragilità, creando un’esperienza sensoriale immersiva che persiste ben oltre la visita alla mostra.

La scelta di Venezia come sede di "Memento Harmonia" è particolarmente significativa. Il Palazzo Zattere, con le sue pareti in pietra grezza e i suoi interni illuminati dalle candele, funge da scenario perfettamente evocativo. Venezia stessa, con la sua dualità di grandiosità e decadimento, riflette i temi esplorati nel lavoro di Romanchenko. Le sue tradizioni musicali sacre e la sua precaria esistenza transitoria ai margini dell’acqua amplificano la meditazione della mostra sulla fragilità della vita.

La precedente mostra di Romanchenko, "Aviary of Transience", allestita presso la Masters Digital Gallery di San Pietroburgo, ha posto le basi per la sua esplorazione della mortalità attraverso l’arte multisensoriale. In collaborazione con la compositrice Maria Dubrovskaya, Romanchenko ha combinato i suoi dipinti con un paesaggio sonoro barocco digitalmente manipolato, creando una vanitas per l’era digitale. "Memento Harmonia" si basa su questa eredità, approfondendo la sua esplorazione dell’impermanenza della vita radicandola nel contesto storico e culturale veneziano. Il risultato è un’esperienza stratificata, in cui passato e presente, suono e immagine, convergono.

"Memento Harmonia" è più di una mostra—è un capolavoro di narrazione multisensoriale. Intrecciando le tradizioni visive e sonore del requiem, Natalia Romanchenko offre una profonda meditazione sulla mortalità che trascende medium ed epoca. La sua doppia competenza nella pittura e nella musica le permette di creare un dialogo tanto armonioso quanto inquietante. L’inclusione della musica dal vivo e di un paesaggio sonoro continuo garantisce che ogni visitatore possa sperimentare la mostra nella sua forma più completa e toccante.

All'interno dello storico Palazzo Zattere, "Memento Harmonia" diventa un santuario di riflessione, dove il delicato equilibrio tra vita e morte è esplorato con grazia e precisione. L’interazione tra suono, immagine e spazio continua a risuonare ben oltre l’ultima nota, lasciando un’impronta indelebile di bellezza e impermanenza. Questa non è semplicemente una mostra, ma un’esperienza indimenticabile—una sinfonia di fragilità e trascendenza che consolida Natalia Romanchenko come una delle voci più importanti nell’arte multisensoriale contemporanea.

"Memento Harmonia" di Natalia Romanchenko è una mostra in corso presso Palazzo della Zattere (V-A-C Foundation), Dorsoduro 1401, Venezia, dal 11 luglio al 9 agosto 2023, aperta dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00.

13 luglio 2023

di RAFFAELE BEDARIDA

natalia romanchenko

© Per gentile concessione di Palazzo della Zattere (V-A-C Foundation

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