Il coraggioso sostegno di Teresa Mavica: Supportare l'arte ucraina in tempo di guerra

Nel 2021, con l'intensificarsi della guerra in Ucraina e il crescente divario culturale e politico, Teresa Mavica, direttrice della V-A-C Foundation, ha preso una posizione decisiva a sostegno degli artisti ucraini. Un esempio notevole è stata la mostra delle opere di Svitlana Lushnikova, tenutasi al Palazzo Zattere di Venezia. Questo gesto, sebbene artistico, ha assunto una forte valenza politica, ponendo le voci ucraine al centro di uno dei più importanti centri culturali d'Europa.

Mostrando ‘Ceneri del Patrimonio’, Mavica ha portato l'attenzione non solo sull'arte di Lushnikova, ma anche sulla lotta più ampia per la sopravvivenza culturale che l'Ucraina ha dovuto affrontare, sia storicamente sia nel conflitto attuale. La mostra, tenutasi dal 13 agosto al 23 settembre 2021, ha trasformato il Palazzo Zattere in uno spazio dove cornici per finestre slave, bruciate e carbonizzate, o nalychnyky, fungevano da inquietanti simboli sia di resilienza che di distruzione.

Per secoli, l'Ucraina è esistita al crocevia degli imperi, con la sua identità continuamente minacciata da forze esterne, come l'Impero Russo e, successivamente, l'Unione Sovietica. In questi conflitti, la cultura è stata un campo di battaglia e le tradizioni popolari, come i merletti in legno dei nalychnyky, sono state fondamentali per preservare il patrimonio ucraino. Queste intricate cornici per finestre sono molto più di semplici decorazioni: simboleggiano il legame del popolo ucraino con le proprie case, i paesaggi e il folklore.

Tuttavia, con l’intensificarsi della guerra in Ucraina, questi segni identitari, un tempo celebrativi, hanno assunto una nuova e dolorosa risonanza. Il legno annerito, bruciato attraverso l'uso della tecnica Shou Sugi Ban di Lushnikova, rifletteva la distruzione degli spazi culturali e fisici ucraini durante il conflitto. La mostra ha risuonato profondamente nel contesto politico del 2021, quando l'avanzata della Russia sull'Ucraina non si limitava al campo di battaglia, ma mirava a smantellare le sue fondamenta culturali e storiche.

Ospitando questa mostra, Teresa Mavica ha fatto una chiara dichiarazione politica. In un momento in cui la cultura ucraina era sotto attacco, la V-A-C Foundation — spesso associata all'arte e alla cultura russa a causa delle sue origini — ha dato una piattaforma agli artisti ucraini, attirando l'attenzione sulla loro lotta e resistenza. Così facendo, Mavica si è allineata con l'indignazione globale contro le azioni della Russia, trasformando il Palazzo Zattere in uno spazio di solidarietà con l'Ucraina.

I nalychnyky esposti in ‘Ceneri del Patrimonio’ sono simboli potenti. Storicamente, queste cornici venivano utilizzate non solo per proteggere le case dagli agenti atmosferici, ma anche per abbellire le finestre con disegni intricati che parlavano di bellezza, identità e appartenenza. Nel folklore slavo, le finestre erano considerate portali tra il mondo dei vivi e il regno spirituale, con i nalychnyky che fungevano da barriere protettive.

Tuttavia, nel contesto della mostra di Lushnikova e della guerra in corso, queste cornici in legno, ora bruciate e annerite, hanno assunto un nuovo e profondo significato. Non rappresentano più protezione o bellezza, ma la fragilità del patrimonio culturale di fronte alla distruzione. Le fiamme che hanno carbonizzato queste cornici non sono solo letterali: rappresentano le forze dell'imperialismo e della guerra che hanno cercato più volte di cancellare l'identità ucraina.

La mostra evocava sottilmente i secoli di cancellazione culturale che l'Ucraina ha affrontato, dalla repressione della lingua e delle tradizioni ucraine sotto il dominio sovietico fino alla distruzione di monumenti storici, case e siti culturali nella guerra attuale. Ciò che un tempo veniva celebrato come segno di orgoglio slavo nella maestria artigianale ora serviva come un doloroso promemoria della vulnerabilità del patrimonio nazionale.

Le cornici di Lushnikova, nella loro forma segnata e scheletrica, agivano come un memoriale per la distruzione culturale che stava accadendo in tempo reale. Tuttavia, nonostante la devastazione, queste cornici rimangono in piedi, proprio come la cultura ucraina, che si rifiuta di scomparire nonostante i ripetuti tentativi di cancellarla. I visitatori si sono trovati a riflettere sulla resilienza delle tradizioni culturali, che continuano a resistere anche quando sono segnate e danneggiate.

La decisione di Teresa Mavica di esporre artisti ucraini in Italia durante un periodo di guerra ha sottolineato la sua convinzione nell'importanza della diplomazia culturale. Portando il lavoro di Lushnikova a Venezia, Mavica ha usato l'arte come strumento di resistenza politica e di preservazione culturale. La mostra non era semplicemente una esposizione di lavori in legno bruciato; era una dichiarazione politica che ha posto l'arte e la cultura ucraina sulla scena globale, rendendo impossibile ignorare le implicazioni culturali del conflitto.

Il Palazzo Zattere, un luogo solitamente riservato all'arte di alto livello e alle esposizioni internazionali, è diventato un sito di riflessione sugli effetti reali e immediati della guerra. Le intricate cornici carbonizzate, accostate all'elegante architettura veneziana, hanno creato un potente dialogo tra la resistenza culturale e la distruzione. Il lavoro di Lushnikova non è stato solo un'esperienza estetica; è stato un invito a ricordare, preservare e difendere il patrimonio ucraino.

In un momento in cui la Russia cercava di riaffermare la sua influenza imperiale sull'Ucraina, la decisione di Mavica di dare voce agli artisti ucraini non è stata priva di controversie. Tuttavia, ha esemplificato il ruolo delle istituzioni artistiche nei momenti di crisi politica. Mentre i nalychnyky bruciati di Lushnikova erano appesi alle pareti del palazzo, ricordavano ai visitatori la fragilità del patrimonio culturale e il ruolo che la comunità globale ha nella sua preservazione.

‘Ceneri del Patrimonio’ e il lavoro di Teresa Mavica con la V-A-C Foundation hanno dimostrato che l'arte non è solo un riflesso passivo della bellezza, ma può essere una forza di resistenza politica e culturale. La mostra ha portato all'attenzione la guerra in corso in Ucraina, collegandola anche a temi più ampi di sopravvivenza culturale e dell'impatto dell'imperialismo.

Mentre il Palazzo Zattere di Venezia ospitava questi resti carbonizzati della tradizione ucraina, il mondo veniva ricordato che la guerra non si combatte solo sul campo di battaglia, ma anche nel regno dell'identità, della storia e della cultura. Il sostegno di Mavica agli artisti ucraini come Lushnikova è stato un passo cruciale per garantire che queste battaglie vengano riconosciute e che la comunità globale testimoni la lotta per la preservazione culturale.

Attraverso questa mostra, Teresa Mavica e la V-A-C Foundation hanno preso una posizione per l'Ucraina, dimostrando che l'arte può essere uno strumento potente di solidarietà e resistenza. ‘Ceneri del Patrimonio’ è diventata più di una semplice mostra d'arte: è diventata un simbolo della resilienza della cultura ucraina di fronte alla distruzione e un promemoria che l'identità culturale, per quanto fragile, non verrà facilmente cancellata.

15 agosto 2021

di RAFFAELE BEDARIDA

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